Ora vi racconterò una storia. C'era una volta un ragazzo che si chiamava Matteo che aveva 16 anni. Matteo, come tanti ragazzi della sua età, si dilettava a passare il tempo in una compagnia di amici - la "compa" - come la chiamava lui. Aveva stretto particolarmente amicizia con 2 ragazzi, Alberto e Alice: erano i suoi "migliori amici", come si usa dire quando si è giovanissimi. Il rapporto con loro era meraviglioso, poteva parlare di tutto, fare discorsi profondi, sfogarsi nei momenti di bisogno: i suoi due amici erano sempre lì, pronti ad ascoltarlo, lui ovviamente ricambiava quando i due avevano bisogno di un consiglio sulla loro vita. Una sera di ottobre tutta la compagnia si ritrovò in un noto ristorante/pub della zona; Matteo si sedette di fianco ad Alice che cominciava ad accusare i vapori alcoolici di tutto ciò che aveva bevuto quella sera. Non si sa come accadde, ma i due si baciarono. Per Matteo fu il più bel bacio mai provato in vita sua e anche al giorno d'oggi per lui rimane senz'altro il migliore. Era stata una cosa di una sera, nulla di più, ma Matteo si invaghì della sua amica. Una settimana dopo Alice si mise con Alberto. Matteo ci rimase male, malissimo. Si era innamorato e non solo non poteva provarci con la donna dei suoi sogni ma perse le sue due amicizie più profonde in un sol colpo, perchè, come è naturale, la coppia di fidanzatini si isolò pian piano per poter dare tempo al loro amore. Dopo due anni la storia tra loro finì ma i rapporti tra i tre ragazzi non tornarono saldi come prima. Dopo un altro anno Matteo ed Alice si ritrovarono per caso e l'amicizia di un tempo venne dissotterrata e rinforzata come non mai. Matteo però continuava a considerarla più che un'amica, sentimento che lei invece non ricambiava. E così, mentre Matteo accresceva ogni giorno di più il suo amore per Alice cercando di dissimularlo, la ragazza continuava a considerarlo un semplice amico. Lei imboccò una brutta strada fatta di cartine, pezzi e piste bianche e caramelle della felicità, ma Matteo imperterrito aveva occhi solo per lei e provava a farle capire che ciò che lei stava facendo l'avrebbe portata alla rovina. Un giorno di marzo il ragazzo andò a trovare il suo amore in un postaccio dove la polvere bianca regnava sovrana; seduto al tavolino con lei, le disse: "Ti amo" mentre Alice continuava a tirare su col naso. Matteo non aveva capito se lei aveva percepito quelle parole, perchè sembrava che non le avessero fatto nè caldo nè freddo. Passarono 6 mesi e Matteo con molta sofferenza dimenticò Alice. Chi non muore si rivede. Dopo 2 anni Alice riuscì a prendere una laterale della brutta strada e si incamminò per la retta via. Chiamò Matteo e per l'ennesima volta rispuntò fuori l'amicizia di un tempo. Matteo stavolta si ripromise di non lasciarsi più andare: non sarebbe ricascato nell'errore di una volta, non si sarebbe più innamorato.
Stasera in discoteca Alice piangeva: aveva appena visto il suo ex. Matteo l'ha abbracciata teneramente e c'è stato un momento interminabile in cui le labbra dei due si sono ritrovate a pochi millimetri di distanza. Sarebbe stato troppo facile sorprenderla in un momento di debolezza. Il ragazzo le ha asciugato le lacrime e l'ha abbracciata nuovamente, sentendo riaffiorare i sentimenti di un tempo ma scalciandoli via con decisione: era un amore di un tempo che fu e tale doveva rimanere.
I nomi di Alberto e Alice non corrispondono al vero, ma Matteo sono io.
Sono sicuro che un giorno sarà lei a venire da me, ma quel giorno io non mi farò trovare. Ho amato una sola persona nella mia vita, una donna che non è mai stata mia.