venerdì 21 ottobre 2005

PILLOLA DI VITA n. 1

Quel pomeriggio ero reperibile in chirurgia. Non so perchè quel giorno fossi malinconico, forse per quel cielo coperto che da qualche giorno persisteva in quelle fresche giornate autunnali, ma era una malinconia di quelle positive, di quelle che servono per riflettere sulla vita. Erano le 14, il mio telefono squilla allegramente; leggo sul display "Chirurgia d'urgenza" e capisco che quel pomeriggio di inizio ottobre non lo passerò a casa, non lo passerò per strada, non lo passerò in un posto qualsiasi. Rispondo, è lo specializzando di reparto: "Tra 20 minuti in sala". Caffettino veloce, poi prendo lo scooter e mi dirigo al Policlinico fischiettando "Piccola stella senza cielo" del Liga: ero contento, mi piace andare in sala operatoria. Salgo i 5 piani di scale che mi separano dal mio armadietto, mi infilo il camice, torno al 1°piano, mi cambio e mi metto in verde, sala 4, il paziente è già nella saletta adiacente. E' un signore di circa 70 anni che era stato ricoverato per una massa addominale palpabile. La TAC aveva evidenziato una massa di circa 11cm di diametro a contenuto probabilmente liquido - semiliquido; il paziente aveva l'emoglobina che era scesa a 7 ed era stato precedentemente trasfuso. Mi lavo con lo specializzando, prepariamo insieme il campo operatorio, poi arriva il prof. E' il momento che amo di più: laparotomia esplorativa significa un taglio da poco sotto lo sterno fino a qualche cm sotto l'ombelico. Bisturi a lama, poi bisturi elettrico, cute, sottocute, fascia muscolare, poi l'ultima barriera che protegge il nostro addome: il peritoneo. Una leggera incisione col bisturi, un pò di sangue, lo specializzando che esclama: "Ha un emoperitoneo!". Neanche il tempo di staccare il bisturi dall'addome che tutto il campo operatorio viene sommerso: la massa era una membrana contenente sangue. Fuoriesce di continuo, cola giù dal letto operatorio fino a sporcare i nostri zoccoli. Una scena che non scorderò mai: più di un litro di sangue in addome.. Pazzesco. Usato l'aspiratore, il prof. va a cercare la causa dell'emoperitoneo. Carcinoma ileale di grosse dimensioni. CANCRO. Morte molto probabile. Resezione ileale, anastomosi latero-laterale, accurata emostasi.


Mentre il prof. si accinge a richiudere l'addome, mi accorgo che in sala c'è la radio accesa. Passa una canzone che conosco bene, una canzone che qualche ora prima aveva un significato diverso: piccola stella senza cielo.

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