In questo periodo tutto va splendidamente. Ho trovato un equilibrio interiore che non avevo mai avuto in vita mia.
Ecco a voi la piramide dei bisogni di Maslow. Copio e incollo la spiegazione del sito http://www.psicopedagogie.it/motivarsi.html
I desideri dell'uomo non sono isolati e a sé stanti, ma tendono a disporsi in una gerarchia di dominanza e di importanza.
-In questa scala, al livello della base, ci sono tutti i bisogni fisiologici, essenziali per la nostra sopravvivenza fisica nell'ambiente. Prima di soddisfare i bisogni più alti nella scala, l'individuo tende a soddisfare quelli più bassi, ovvero quelli più importanti per la sua sopravvivenza. Per quello che riguarda i bisogni più alti degli individui essi tendono a variare molto nel tempo. Ogni persona compie un suo percorso di maturazione e sviluppo motivazionale all'interno del quale le mete e gli obiettivi di livello alto possono subire grandi modificazioni. Inoltre un successo tende spesso a essere dimenticato e, il vecchio obiettivo, tende a essere sostituito da uno più grande e ambizioso. Mentre i bisogni fondamentali per la sopravvivenza una volta soddisfatti tendono a non ripresentarsi, almeno per un periodo di tempo, i bisogni sociali e relazionali tendono a innescare nuove e più ambiziose mete da raggiungere.
La scala delle aspirazioni degli individui, con i bisogni fondamentali ordinati per priorità della soddisfazione, è schematicamente rappresentata nella figura.
Entriamo ora più nello specifico di ogni singola categoria.
-I bisogni fisiologici: sono i tipici bisogni di sopravvivenza (fame, sete, desiderio sessuale…). Funzionali al mantenimento fisico dell'individuo. Secondo Maslow ogni bisogno primario serve da canale e da stimolatore per qualsiasi altro bisogno. In questo senso l'individuo che sente lo stimolo della fame può ricercare amore, sicurezza, stabilità affettiva, al di la del più comune bisogno di nutrimento fisico.
Nella scala delle priorità i bisogni fisiologici sono i primi a dovere essere soddisfatti in quanto alla base di tali bisogni vi è l'istinto di autoconservazione, il più potente e universale drive dei comportamenti sia negli uomini che negli animali. Se in un individuo non trova soddisfazione di nessun bisogno, sentirà la pressione dei bisogni fisiologici come unica e prioritaria. Solo nel momento in cui i bisogni fisiologici vengono soddisfatti con regolarità, allora ci sarà lo spazio per prendere in considerazione le altre necessità, quelle di livello più alto. Nelle nostre moderne civiltà occidentali il problema della sopravvivenza è diventato oramai un acquisizione stabile e duratura, per cui sono i bisogni di più alto livello ad essere al centro dell'attenzione. Ovviamente essi non scompariranno definitivamente ma rimarranno attivi e, se stimolati, ricompariranno.
-I bisogni di sicurezza: i bisogni di appartenenza, stabilità, protezione e dipendenza, che giocano un ruolo fondamentale soprattutto nel periodo evolutivo, insorgono nel momento in cui i bisogni primari sono stati soddisfatti. Anche questi bisogni sono drive fondamentali che danno forma ad alcuni comportamenti tipici, soprattutto di carattere sociale. La stessa organizzazione sociale che ogni comunità si dà a seconda della propria cultura, è un modo di rendere stabile e sicuro il percorso di crescita dell'individuo. Problemi riguardanti il soddisfacimento di questo bisogno durante le fasi critiche dello sviluppo, da parte per esempio di madri poco affettuose e rassicuranti, possono preludere a problematiche anche profonde nell'età adulta.
-I bisogni di affetto: questa categoria di bisogni è fondamentalmente di natura sociale e rappresenta l'aspirazione di ognuno di noi a essere un elemento della comunità sociale apprezzato e benvoluto. Più in generale il bisogno d'affetto riguarda l'aspirazione ad avere amici, ad avere una vita affettiva e relazionale soddisfacente, ad avere dei colleghi dai quali essere accettato e con i quali avere scambi e confronti.
-Il bisogno di stima: anche questa categoria di aspirazioni è essenzialmente rivolta alla sfera sociale e ha come obiettivo quello di essere percepito dalla comunità sociale come un membro valido, affidabile e degno di considerazione. Spesso le autovalutazioni o la percezione delle valutazioni possono differire grandemente rispetto al loro reale valore. Molte persone possono sentirsi molto valide al di là dei loro meriti e riconoscimenti reali, mentre altre possono soffrire di forti sentimenti di inferiorità e disistima anche se l'ambiente sociale ha un atteggiamento globalmente positivo nei loro confronti.
-Il bisogno di autorealizzazione: si tratta di un'aspirazione individuale a essere ciò che si vuole essere, a diventare ciò che si vuole diventare, a sfruttare a pieno le nostre facoltà mentali, intellettive e fisiche in modo da percepire che le proprie aspirazioni sono congruenti e consone con i propri pensieri e con le proprie azioni. Così un pittore deve dipingere, un musicista deve suonare, un finanziere deve vendere azioni, una casalinga deve fare i suoi mestieri e così via. Non tutte le persone nelle nostre società riescono a soddisfare tutte e a pieno le loro potenzialità, infatti l'insoddisfazione sia sul lavoro che nei rapporti sociali e di coppia è un fenomeno molto diffuso. L'autorealizzazione richiede caratteristiche di personalità, oltre che competenze sociali e capacità tecniche, molto particolari e raffinate. Secondo Maslow le caratteristiche di personalità che deve avere una persona per raggiungere questo importante obiettivo sono:realismo ,accettazione di sé, spontaneità, inclinazione a concentrarsi sui problemi piuttosto che su di sé, autonomia e indipendenza, capacità di intimità, apprezzamento delle cose e delle persone, capacità di avere esperienze profonde, capacità di avere rapporti umani positivi, democrazia, identificazione con l'essere umano come totalità, capacità di tenere distinti i mezzi dagli scopi, senso dell'ironia, creatività, originalità.
Io, tanto per farvi capire, sono arrivato in cima e credetemi che quassù si sta da dio. Lo so che presto o tardi cadrò, ma per ora lasciatemi godere il mio momento. E' anche per questo che in questo periodo sto scrivendo così poco. Per me lo scrivere è un grande sfogo interiore, un punto di partenza per capire i propri sbagli e cercare di correggerli, un modo per raccontare a un lettore ciò che nessuno ha saputo apprezzare quando l'hai raccontato a parole, vuoi per incapacità tua, vuoi per menefreghismo di chi ti ascoltava. Ma se sono in cima alla piramide, che bisogno ho in questo momento di scrivere?
Ho tante ragazze che ambiscono ad avermi, una in particolare mi adora e ci sto uscendo insieme, non ho nemici attualmente e i pochi che ho avuto in passato mi hanno sempre apprezzato come avversario, in università mi conoscono tutti e mi stimano per il lavoro che sto facendo come rappresentante, in croce rossa sta andando meravigliosamente e sto diventando un buon soccorritore, in famiglia sono amato e sono il punto di riferimento per i miei 3 fratelli minori, non ho molti soldi ma non me ne frega nulla, sono indietro di soli 3 esami (piccoli) ma chissenefrega, i problemi di cosa fare durante il weekend si sono risolti e non sono più io a chiamare gli altri ma gli altri che chiamano me per propormi cosa fare, ho chiesto la tesi in chirurgia d'urgenza. Non prendetemi per arrogante, superbo o cose del genere. Sono una persona umile, che non si vergogna a dire che non sa una cosa e a riconoscere che la persona che mi sta davanti ne sa più di me. Quello che vi racconto è il frutto di uno sforzo immane che ho fatto in questi anni, ora lasciatemi godere il raccolto di quanto ho seminato in passato, quando ero solo come un cane, senza nessuna donna che mi cagava, senza amici con cui uscire, senza certezze per il futuro, pieno di paranoie e insicurezze con autostima pari a zero.
Se non avete capito tutto questo discorso, vi lascio queste foto. Guardate che spettacolo: un mio amico soccorritore che guarda l'alba della domenica mattina mentre trasportavamo un'anziana dal pronto soccorso all'ospizio in cui viveva. Un'alba stranissima, con un'anomala nebbia di fine maggio. Questa ora è la mia vita.