lunedì 27 febbraio 2006

RIFLESSIONE

Cominciai il mio percorso formativo all'età di 5 anni. Il 21 settembre 1988 mi apprestai a partire negli studi: era il primo giorno di scuola delle elementari. Oggi è il 27 febbraio 2006. Sono passati 17 anni, 5 mesi e 6 giorni. Se tutto va come previsto, mi dovrei laureare verso la fine di luglio 2007. Se riesco a entrare in specialità, dovrei finire la mia carriera scolastica nell'ottobre 2013. Ciò significa che mancano ancora 7 anni e mezzo alla fine e che avrò fatto ben 25 anni di studio. Prima di guadagnare i primi soldi (con le borse di studio), dovranno ancora passare 2 anni e mezzo. Nel 2013 avrò 31 anni e non avrò ancora un posto di lavoro. Dovrò fare un concorso che strariperà di gente perchè di chirurghi ce ne sono troppi, forse dopo 2 anni riuscirò a trovare un posto con un colpo di culo. Allora avrò 33 anni.


Medicina è difficile non tanto per i suoi esami quanto per la sua lunghezza. Dodici anni di studio sfibrerebbero chiunque. Mi chiedo, a questo punto, chi me l'ha fatto fare. Quando vedo tanti miei coetanei già stipendiati che si danno alla pazza gioia mentre io faccio fatica a farmi bastare quei miseri 30 euro che la mia famiglia mi passa settimanalmente, mi accorgo che sto passando gli anni della giovinezza come non vorrei. Quando si avvicinano le vacanze estive e so di non avere un centesimo in tasca mi viene male. La soluzione sarebbe trovarsi un impiego part-time, ma lavorare e studiare è molto difficile, quasi impossibile se si calcolano le lezioni e i tirocini obbligatori che ti occupano la maggior parte della giornata; così sono stato costretto a fare una scelta: non studiare lavorando e laurearsi in ritardo bensì laurearsi in 6 anni sacrificando una buona fetta di divertimento. Avrei voluto andare a vivere da solo, andare in vacanza all'estero, magari fare l'esperienza dell'Erasmus. Invece mi trovo rinchiuso in una gabbia in cui sono voluto entrare da solo.


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Tutta questa riflessione è nata dalla visione del video dei due pattinatori cinesi Zhang Dan & Zhang Hao nella gara a coppie nell'esercizio libero (scaricabile dal link ed2k presente nei commenti). Consiglio di guardare la loro esibizione che è già entrata di diritto nella leggenda olimpica. Mi sono chiesto come sarebbe cambiata la mia vita se avessi scelto una carriera da pattinatore. Se avessi rovinato anni di allenamenti in un secondo facendo cadere la mia partner a 5 secondi dalla fine dell'esibizione, se avessi creduto comunque in una medaglia dopo una rovinosa caduta della mia partner con inclusa una gran botta al ginocchio che le impediva di continuare, se avessi pattinato divinamente con in sottofondo una soave musica di un famoso violinista che avrebbe suonato per me mentre il pubblico mi innalzava al titolo di zar. Chissà come sarebbe andata.

25 commenti:

  1. Solita ronda serale, per distendermi e rilassarmi passeggio tra i blog e per fortuna trovo anche cose interessanti come qui.... un salutone e a presto ^__^ ( se passi dalle mie parti dammi un votino 'assie *_* )





    http://s1.bitefight.it/c.php?uid=41566



    Lady Death

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  2. Ciao!



    Riflessioni che condivido in pieno, certo tu vuoi fare il chirurgo, io il clinico, quindi per te le cose credo siano ancora più difficili, ma voglio dirti una cosa, mi piace così tanto la medicina che non riuscirei nemmeno ad immaginare di intraprendere un'altra professione.



    A presto

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  3. Kenzus ma hai la mia età, e io che pensavo fossi amico di Pier Renato del Grande Fratello......

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  4. Io mi son laureato "nella media" (28 anni) con 110L, ho fatto cinque anni di specialità e adesso sono.....a spasso.

    Concorsi ospedalieri? Si, se sei specializzato in radiodiagnostica o in altre specialità che "tirano" ancora un pochino....altrimenti stai fresco ad aspettar concorsi...

    Attività privata/ambulatoriale? Sono un chirurgo....al max collaborazioni con studi professionali poli-specialistici (a volte mi capita..collaboro saltuariamente con dei cardiologici.....ma faccio + che altro clinica....)

    Cosa faccio ATTUALMENTE? Lavoro in una casa di cura privata, convenzionata....è un attività gratificante come un calcio sulle gengive.....e poco "remunerativa".

    Quanti anni ho?? Viaggio sui 35.....

    Mi potresti dire.....tu non sei uno "bravo"......ok....e allora gli altri "colleghi di sventura" che si son specializzati con me??? come mai siamo più o meno tutti nella stessa barca....??? nessuno di noi è "bravo"???

    Devo dire una cosa, x correttezza....fortunatamente provengo da una famiglia che mi ha sempre potuto soddisfare "gli sfizi" (vacanze..macchina...) e non mi ha fatto mai pesare la vita da studente.....in questo sono stato fortunato.....non è che me ne vanto o me ne "faccio bello" lo dico solo x correttezza.....il problema è che è scocciante trovarsi a 35 anni dopo TANTI sacrifici (lo studio è sacrificio anche se d'estate vai a far le vacanze in posti belli...e ti puoi permetere gli sfizi che vuoi....) è bruttissimo ritrovarsi così, come me...

    Ti capisco kenzus.....

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  5. Non volevo "demoralizzarti"....se vuoi rimanere in Italia la realtà è questa....poi ci sono i "guru"...persone che alla mia età sono già associati e fanno trapianti...x dire....io te lo auguro..ma ti davo l'opinione del chirurgo medio....ohi aggiungo che non sono chirurgo generale....ma mi son specializzato in una delle meno utili (e più SOVRAPPONIBILI...) chirurgie "specialistiche"...

    Un saluto...e un grande grande "in bocca al lupooooo"



    stef.

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  6. io ho ricominciato a studiare a 25 anni.a 30 avrò una laurea in lingue.parlerò Russo.come miglioni di altre persone al mondo.ho lasciato il mio lavoro più o meno provvisorio.e mi sembra di essere troppo gioavane per rinunciare ai miei sogni e troppo grande per fare ancora la matricola.ti capisco Kenzus.però credo ti basti pensare all'importanza di ciò che stai imparando per capire che forse ne è valsa la pena.io sarei fiera di me se fossi al posto tuo e ti auguro di dover fare meno sacrifici!

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  7. perche' se invece di andare in Cina fossi andata in America non avrei avuto problemi con la lingua, pochissimi con la cultura e mi sarei divertita molto di piu', non avrei passato due mesi in lacrime e se poi avessi deciso di andare un anno ad Amsterdam (che tra l'altro era l'idea di partenza di quest'avventura)beh' li sarebbe stata tutta un altalena mertavigliosa di paglie e sbronze..e invece sono qui perche' ho fatto la scelta piu' difficile...e ti assicuro che quando sentivo i miei amici in Brasile, in America o in Europa che si divertivano come mattti e io ero in mezzo ai cinesi che mi tenevano sempre in casa ero disperata e proprio come te mi chiedevo: maledizione a me che cazzo ci faccio qui?a me cosa me ne viene di essere proprio in Cina? potevo scegliere un paese europeo tipo la Francia o l'Ungheria?

    poi ho capito che io sto scoprendo cos che gli altri non avranno mai, lo so che e' una magra consolazione...e' che tu come me hai scelto la via piu' difficile e ora non hai altro da fare se non arrivarci in fondo...per me ora va tutto alla grande ma io sono gia a piu' di meta'!

    non ho trovato il compositore cinese provero' a chiedere alla mia maestra di solfeggio...

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  8. Ci sono persone che, sul piano lavorativo, sono felici di una vita “semplice”, non nel senso di “senza difficoltà” (questa sarebbe un’opzione a cui credo rinuncerebbero in pochi se ci fosse la possibilità di scelta), ma nel senso “priva di grandi complessità”. Persone che prendono onestamente il loro diploma, lavorano una vita per esempio come impiegate svolgendo mansioni più o meno routinarie, magari si sposano e si fanno la loro famiglia e sono seriamente e serenamente felici, non cercano nulla di più. Per loro il lavoro riveste un ruolo marginale in termini di autorealizzazione, la loro autostima non correla che in misura assolutamente secondaria con la loro professione...intendiamoci, non che non siano ottimi lavoratori e persone desiderose di “fare bene”, assolutamente. Semplicemente per loro il lavoro è uno strumento per vivere, ciò che dà loro il pane e che permette loro di mantenere dignitosamente se stessi e, se esiste, la loro famiglia. Stop, niente di più. I contenuti della mansione sono secondari, spesso l’unico fattore che importa veramente a queste persone è poter lavorare in un ambiente sereno, dove non ci siano grandi attriti e dove si possano portare a compimento i propri compiti in tranquillità.

    Ci sono persone così e ci sono, per contro, persone che, vuoi per inclinazione personale, vuoi per educazione ricevuta, ecc., nella professione vedono un importante strumento di realizzazione personale. Quindi non c’è crisi, non ci sono prospettive di precarietà o di disoccupazione che le distolga dal perseguire il loro intento (certo, a tutto c’è un limite, se si trovano alla fame è chiaro che si adattano, ma finchè sussistono le condizioni ambientali minime non c’è sacrificio che non siano disposte ad affrontare per raggiungere il loro traguardo). Tu, io e tanti altri rientriamo in questa seconda categoria, non ci sono santi. E per esperienza posso dirti che la mia personale risposta alla tua domanda “chissà come sarebbe andata” nel caso con un atto di razionalità ti fossi buttato nel primo gruppo (cosa che ultimamente ho cercato di fare) è “male”...avresti vissuto tutta la vita a rimpiangere di non averci provato.

    Quindi non resta che rimboccarsi le maniche, andare avanti per la propria strada...e forse (dico forse) nutrire un po’ di sana invidia per coloro che, per essere felici, non hanno bisogno di complicarsi tanto l’esistenza.



    Cristina

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  9. per il lavoro part-time potresti risolvere facendoti mollare da una ragazza di cui sei strainnamorato; ti assicuro che guadagneresti un sacco di tempo non dormendo la notte e potresti lavorare come cameriere in qualche bar; oppure potresti studiare, ma lo studio viene un po' difficile in certi casi...

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  10. Neverend, pessimismo e fastidio...



    Kenzus, parliamone: andiamo dallo stesso pusher... l'altro giorno, non ricordo bene nè quando nè perchè, mi stavo facendo una sega mentale che praticamente hai trascritto nel tuo post di oggi, partendo anch'io da una riflessione sulla vita dei pattinatori. Da brivido!

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  11. Scusa, ma mi puoi dire in che università studi? perchè mi pare di aver sentito nomi di prof che conosco...

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  12. - Ladydeath: grazie per essere passata, ma appena ho visto sul quel link il nome di ogame mi sono spaventato e ho dovuto chiudere la pagina. E' stata troppo brutta come dipendenza, perdonami.

    - Dambrox: ho visto il tuo fotoblog, davvero suggestivo! Avrei voluto fare molte cose (tipo il meccanico di motorini) ma non c'è niente da fare: la medicina è vocazione, e con questo ho detto tutto.

    - Trottolinaina: io mi sono fermato al GF2.. Quanti anni ha Pier Renato?

    - Lafeu: purtroppo la vita va avanti anche a colpi di fortuna. Sono convinto che tu non sia differente dai tuoi colleghi che hanno già un posto fisso, è solo questione di destino. Mi dispiace davvero che dopo anni di fatica tu non abbia nemmeno un posto di lavoro semi-decente.. Dovrebbero garantirlo per legge, cazzo! Dopo tanti sforzi! Prima o poi la tua occasione arriverà, devi solo seguire ciò che la vita ti offre volta per volta. So che può sembrare una frase fatta ma.. non tutto il male vien per nuocere. Se a 35 anni non hai ancora trovato il posto di lavoro che cerchi, è perchè doveva andare così. Magari tra 2 o 3 anni ti accorgerai che se non fosse andata in questo modo, la tua vita futura sarebbe stata in peggio. E' l'unica spiegazione che riesco a dare anche alle mie sventure e molte volte, a posteriori, ho proprio dovuto dire: "Non tutto il male viene per nuocere!" Per curiosità, in cosa sei specializzato? Chirurgia addominale? Ah.. crepi il lupoooo!!!

    Fasty: il tuo è stato un gesto di coraggio. Non è da tutti cominciare l'università a 25 anni. Non rinunciare mai ai tuoi sogni.. Un bacio

    Ruggiada: nel tuo blog hai scritto che sei una ragazzina di 17 anni. Io se fossi in te correggerei: tu sei una donna. Ci vuole molto coraggio per aver fatto una scelta come la tua. Ti stimo moltissimo come persona anche se la nostra è una "cyberconoscenza", per non parlare di quanto mi piaci come scrittrice. Sei davvero divina, i tuoi racconti mi fanno letteralmente sciogliere. Aspetto una risposta della tua maestra di solfeggio.. :)). Scusate ma è davvero tardi, domani finisco di rispondere anche agli altri commentatori. Buonanotte!

    Ah, il link per scaricare il video: ed2k://|file|Torino%202006%20-%2013.02%20-%2022.38%20-%20coppie%20artistico%20-%20libero%20-%20CHI%20-%20ZHANG%20Dan%20&%20ZHANG%20Hao.avi|76455936|CDD004EF75FFFADD4353A6B837F177B4|h=RT545LKFORXSIPRT5LQCC3NCPFXII7MK|/

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  13. -> kucciola: eddai vabbè, ogni tanto ci sta un po' di nostalgia....

    PS: oh, non farti troppe seghe mentali... sennò diventi cieca..;)))))

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  14. Kenzus, ho guardato il video dei cinesi... avevi ragione... ho sentito male al ginocchio per lei tra a'altro..



    Never: alla faccia della nostalgia... e soprattutto alla faccia dell'ogni tanto! :-) (P.S. parlo tanto, ma quando era successo a me stavo moooolto peggio...)

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  15. Cristina: sono d'accordo su tutto ciò che hai scritto e tra l'altro mi è piaciuto molto (motivo in più per il quale tu devi assolutamente cominciare a scrivere un blog! :) ). Hai ragione, se avessi scelto un'altra strada avrei avuto i rimpianti per tutta la vita. E' difficile pensare a questo quando si sta realizzando ciò che si vuole con tanta fatica, ma è vero al 100%!

    Neverend: come cameriere sarei troppo un impedito, farei solo dei disastri enormi. Per l'altra ipotesi, il difficile è trovare una donna, non lasciarla...

    Kucciola: cmq quel pusher vende davvero roba molto buena... A parte gli scherzi, il merito è anche tuo per i due post che hai scritto sulle olimpiadi e sul pattinaggio. Il mio post è figlio dei tuoi. Spero che tu abbia guardato il filmato integrale e non quello in cui fa vedere solo la caduta! Vado a letto che sono distrutto, domani ho un esame..

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  16. Non lo so come sarebbe andata. Da ex sportiva, che sognava le olimpiadi ti posso dire che io mi sarei letteralmente mangiata le mani. E altro che lo sguardo della Barbara...

    Però so un'altra cosa, so che la medicina è passione, so che se ce l'hai nel sangue non puoi sfuggirle. So che alla fine di tutto questo, remunerativo o no, gratificante o no, ti capita sempre di beccare la diagnosi giusta e dirti "Ne è valsa la pena"

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  17. Sui miei colleghi intenvo il contrario...nel senso che siamo tutti + o - sulla stessa barcaccia....

    Buona giornata!!

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  18. caro kenzus...non sai quante volte questa stessa riflessione (ma proprio la stessa...con le stesse parole intendo) mi ha attraversato il cervellino...

    non credo nella psiegazione che hai dato a lefue, non credo nel destino, credo nelle "botte in culo", in quelle davvero ci credo. Perchè non è destino se i posti alle specializzazioni sono prenotati, sono "botte in culo", che non sono proprio elementi trascendenti direi.

    Tornando a noi, non ho intenzione di fare il chirurgo, ma so bene che tutte le strade a medicina sono sacrificate.

    Parli di viaggi e di erasmus, ebbene sappi che io stavo per diventare pazzo a forza di pensare all'erasmus che non potevo fare. Non ho voluto farlo perchè (nonostante l'ottima media e gli esami in regola) mi sono detto che fare esami in un'altra lingua significa farli meno bene, anche se in erasmus fai + tirocinio. Sono estremamente perfezionista e perciò non potrei ammettere nemmeno minime falle evitabili nella mia preparazione già inficiata dalla poco duratura memoria umana. Così mi spremo molto per fare tutti gli esami in sessioni ordinarie (mai uno a settembre) per avere l'estate libera. IO AMO viaggiare, non immagini quanto. Eppure vedi non servono molti soldi per viaggiare se ti adatti un po', magari puoi viaggiare in tenda (gli ostelli sono cari) e con mezzi di fortuna. Ti assicuro che il viaggio ne acquista in divertimento. Sfutta le opportunità della tua facoltà: conosci il SISM (segretariato italiano studenti medicina)? loro organizzano viaggi di un mese all'estero (letto e pasti compresi) per 150 euro! basta fare un concorso (non impossibile da vincere) e potresti ritrovarti come me che probabilmente quest'estate vado a fare tirocinio in un ospedale a san pietroburgo!! (speriamo)

    non scoraggiarti, di sicuro stai perdendo una parte di vita, ma guardati intorno: vedi cosa fa chi ha iniziato a lavorare presto. Magari guadagnano, ma quali lavori fanno? impiegati, operai, commessi...insomma, sono in ruoli che onestamente non si possono dire di rilievo notevole. Il lavoro di medico invece è un lavoro di responsabilità e di indipendenza (almeno in parte), un ruolo assimilabile a quello dirigenziale. Questo, a prescindere dal salario, è ben gratificante per una persona no?

    Non devi tracsurare questi aspetti perchè un lavoro dignitoso è la base di una vita felice, non dimenticarlo.

    E non dimenticare nemmeno che ciò che studi non è fine a se stesso. La conoscenza dà potere, dà capacità di comprensione di sè, degli altri e del proprio tempo, non dare per scontata questa capacità, perchè senza di essa vivresti come una pecora.

    E non dimenticare nemmeno le sfide che grazie a questo lavoro ogni giorno ti si propongono, sempre stimolanti. Che sfide avresti come impiegato o come commesso?

    I soldi sono certo importanti, il lavoro pure, ma non dimenticare che l'obiettivo dei tuoi studi non è costruire un buon medico, ma di formare una buona persona, un buon cittadino per prima cosa. Credo che bisogna studiare per il piacere di costruirsi pezzo per pezzo.

    Spero di non aver esagerato con questo pippone infinito.

    a presto

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  19. In bocca al lupo x l'esame!!!!!



    (si, cmq avevo visto tutta l'esibizione, sono stati veramente fantastici, non capisco lei come abbia potuto continuare a pattinare dopo quella botta... il tuo post è figlio dei miei?! oddio, sono mamma!)

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  20. Threadgoode: che sport facevi?

    Lafeu: l'avevo capito, ma siete proprio tutti tutti sulla stessa barca o c'è qualche fortunello che ha trovato subito lavoro? Io inetndevo i fortunelli!

    Black: che belle le tue parole. Purtroppo non sono d'accordo con te xchè credo (in parte) nel destino, e credo anche che i posti in specialità non siano del tutto prenotati già da tempo dai "figli di papà", ma che esistano comunque delle possibilità anche per chi non è "figlio di"; quindi su con la vita, giocati le tue carte fino alla fine! Non sapevo del SISM, ora ci vado a vedere di volata! Sui viaggi sono d'accordo sulle tende, il problema è che gli amici a cui sono più legato non si sanno molto adattare e snobbano l'idea. Dovrei trovare qualcuno disposto a venire con me, mi metterò in moto per cercarlo, sempre che riesca a racimolare qualche soldo durante il periodo di lezioni! La seconda parte del tuo discorso è la più intensa ed è la parte che mi rende fiero di aver scelto questa strada. Il post nasceva in un momento di sconforto (e tu lo sai come me quanti ce ne sono in questi lunghi 6 anni), ma adesso come adesso posso dire che sono molto contento di aver scelto questa strada. Grazie per le belle parole.

    Kucciola: Visto che era uno scritto e devono ancora uscire i risultati.. crepi! Non sei diventata mamma, sei diventata nonna!

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  21. Nuoto sincronizzato, il mio amore.



    Threadgoode di nuovo con il suo piccì appena tornata online :)

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  22. maddai.. nuoto sicronizzato è uno degli sport più faticosi che esistano! Perchè hai mollato?

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  23. Quando fai sport arriva un momento in cui, o cresci (sportivamente parlando) in una società di quelle con possibilità, oppure devi metterti l'anima in pace e rimanere in quel limbo in cui sei. E sei hai le possibilità economiche per trasferirti in una grande città, magari lo fai, ma se queste possibilità non ce le hai, devi avere il coraggio di rimanere ai bordi a guardare le altre che vanno avanti. Io non ho avuto quel coraggio. Non potevo vedere il mio "talento" soffocato a fare garette di provincia.



    Ho visto il file. Non ho seguito queste olimipiadi, ho visto solo il pattinaggio. Devo dire che qui erano presenti Atleti (sì Atleti con la A maiuscola). Questi due cinesi e la cinese sempre che ha vinto il solo. Loro perchè nonostante la brutta cadita hanno finito un esercizio, l'altra perchè nonostante le numerose pressioni è rimasta fredda.



    Non so se hai mai fatto sport a livello agonistico. Non so se hai mai sentito la competizione e la voglia di far vedere quello che hai sudato negli ultimi mesi in tre minuti. Non so se hai mai sentito l'amore per lo sport.



    E' quello che ti fa entrare in acqua nonostant euno strappo muscolare. Quello che ti fa stringere i denti quando a testa in giù durante una verticale ti prende un crampo alla gamba tanto forte da paralizzarterla. Non uscire con gli amici perchè la mattina dopo c'è l'allenamento o la gara. Non andare in vacanza perchè sei passata alle nazionali e devi allenarti. Quello che ti fa mettere l'amore della tua vita davanti a qualsiasi altra cosa.



    Ed ecco perchè quando vedo i calciatori, pagati miliardi, che piagnucolano per un nonnula, provo odio. Perchè ci sono atleti che si alzano alle sei per allenarsi prima del lavoro, che rinunciano a una vita sociale per la loro passione. E non ci facciamo illudere da quei pochi che hanno preso delle medaglie olimpiche. La stragrande maggioranza degli atleti dopo anni di veri sacrifici, si ritrova quando non ha più ò'età per gareggiare con una misera pensione da statale.

    Magari dopo aver tenuto alto l'onore dell'Italia.

    Non so, per me dovrebbero avere qualcosina di più. Per te?

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  24. Scusa gli errori di battitura ho scritto di getto :)

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  25. Anche x me vale lo stesso. Me lo sono sempre chiesto come si guadagnino da vivere quegli atleti che si vedono alle olimpiadi. Sport come il nuoto sincronizzato, come il tiro con l'arco, come il pattinaggio artistico e altri mille e mille richiedono giornate intere di allenamento strenuo. Dove trovano i soldi per vivere? Il calcio è bello, è vero, e a me piace molto e non lo nascondo, ma quando penso che un calciatore viene pagato milioni di euro per correre dietro a una palla mi viene male. Non ho mai gareggiato a livello agonistico, ma posso immaginare quanta tensione ci possa essere in quei 3 minuti. Tensione, certo, ma che soddisfazione dopo mesi di allenamento, qualunque sia il risultato.

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