martedì 14 febbraio 2006

PILLOLA DI VITA N. 6

Erano circa le 23:30. Mi ero imboscato in macchina con una tipa in una bieca via sterrata di periferia, in aperta campagna; sdraiati sul sedile posteriore, eravamo come Dio ci ha fatti per scambiarci effusioni sempre più accese, più focose. Avevo da poco la mia testa tra le sue cosce per poterle dare quel piacere che le donne gradiscono molto; in quei momenti si è totalmente estraniati dal mondo, l'unico tuo pensiero è Lei in tutto e per tutto, anche se solo per una sera, anche se non era una cosa seria, anche se fosse l'ultima volta con quella. Mi trovavo sperduto tra i suoi umori, quando mi accorsi che da dietro stava arrivando una macchina. Non era la prima volta che sceglievo quel posto, erano i soliti sfigati di turno che senza una meta erravano nella notte alla ricerca di una strada che non era sicuramente quella che cercavano. Così continuai quello che stavo facendo, rassicurato dai classici vetri appannati che non avrebbero permesso sguardi indiscreti dall'esterno. La macchina lentamente si avvicinava sempre di più, sempre di più, sempre di più, e dentro di me pensavo: "Eddai passa, cazzo, vabbè che è una strada sterrata e piena di buche ma almeno i 30 all'ora falli!". Terrore. Puro terrore provai, quando la macchina pian piano si accostò alla mia e con un enorme faro tentò di penetrare la condensa sui vetri. Neanche il tempo di rendermi conto di cosa stesse succedendo che sentii bussare al vetro posteriore. Guardai meglio la scena e capii. Il lampeggiante blu. "Porcaccia la miseria, la figura di merda ora non me la toglie nessuno". Mi allungai davanti e aprii a metà il vetro anteriore (non senza fatica). Sempre completamente nudo, in posizione semi-acrobatica, riuscii a dire qualcosa che definirlo fuori luogo è il minimo: con voce squillante infatti pronunciai: "Salve!". "Mi dia un documento, prego". Sempre facendo acrobazie degne del circo di Moira Orfei, riuscii a passare la patente all'agente. Mentre esso faceva tutti i suoi controlli, non potei far altro che fissare la ragazza di fianco a me che cercava di coprirsi alla meno peggio con la mia giacca a vento. Poverina, aveva uno sguardo che valeva più di mille parole. Un minuto e l'agente tornò a bussare al vetro, porgendomi il documento. Lo presi, e senza dire una parola o fare un cenno di saluto si allontanò, salì sulla volante e andò via. Mi girai verso la tipa, che mi guardava stupita come io guardavo stupito lei. Eravamo stati interrotti in un momento di intimità ed era stato uno shock parecchio intenso per entrambi. In fondo non era successo (quasi) nulla, ma eravamo tutti e due col cuore a mille. Mi rivestii velocemente, cercando parole da pronunciarle che non fossero "non è possibile" o "non può essere vero", quando una seconda volante diversa dalla prima ci sorprese. L'agente scese dalla macchina, aprii la portiera della mia auto e mi disse: "Scenda per favore". Non sapevo più cosa pensare. Scesi lentamente (e ci mancava poco che alzassi le mani in aria), diedi il documento, cercando di spiegare che cinque minuti prima i loro colleghi erano già passati, poi mi sentii domandare:


"Chi è la donna con lei?"


E io, mentendo: "La mia ragazza"


"E' italiana?"


"Certo"


"Siamo sicuri? Mi dia un documento della ragazza"


Così, mentre lei si stava finendo di rivestire, diede il documento all'agente che lo controllò, poi, come per magia, lo sguardo truce del poliziotto si rasserenò.


Agente: "Andate via di qua ragazzi, stasera non è cosa"


Io: "Ma perchè, agente, cosa è successo?"


Agente: "Lo leggerete domani sui giornali. Arrivederci"


E se ne andarono. Salii in macchina, misi in moto, feci inversione e ripartii. A 150 metri dall'incrocio con la strada principale, potei vedere 3 o 4 volanti ferme sul ciglio della strada e una schiera di poliziotti che stava arrestando, in mezzo ai campi, due tali ceffi che al solo vederli mi misero paura.


Seppi il giorno dopo che erano dei grossi trafficanti di eroina, che avevano terminato la loro fuga in macchina, dopo un inseguimento della polizia di almeno 3 km, proprio in quella via che avevo scelto per passare una serata tranquilla insieme alla ragazza con la quale uscivo in quel periodo.

18 commenti:

  1. :) o mamma.....

    a me non è mai capitata una cosa del genere... e non so come avrei reagito...complimenti :)

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  2. ne deduco che se ti hanno controllato, hai un po' la faccia da spacciatore di eroina quindi... il dottorino!!! ;-)

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  3. caspitarola che fortunello....:)

    per fortuna che io questi problemi non li ho...non avendouna ragazza da millenni ormai! :)

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  4. MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!

    Scusa per la scarsa empatia, ma questo post mi ha fatto morir dalle risate :D



    Io in macchina riesco a dare sì e no un bacio. La sola idea di spingermi oltre, sia pure in piena notte, su una strada fuori mano e non frequentata, mi getta nel panico :)

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  5. Ah-ehm, ho dimenticato di firmarmi :)



    Verdeluce

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  6. Pensate che quella settimana del 2004 fu davvero terribile: mercoledì sera questi due controlli di cui ho raccontato, sabato pomeriggio multa in scooter per divieto di accesso non rispettato, sabato notte perquisizione completa della macchina all'uscita di un goa party (un rave), martedì pomeriggio mio padre fece un incidente da 3500 euro di danno. Non male...

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  7. mmm direi una settimana da ricordare è...

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  8. di mio non amo gli imboscamenti e non conosco l'argomento..ma caspita penso capiti 1 volta ogni 3418092 quello che è successo a te..

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  9. invece a me è capitato di fermarmi ignara in un posto appartato dove di solito ci andavano gli scambisti.stare li voleva dire essere disponibili allo scambio. IO NON LO SAPEVO.per fortuna avevo visto un sevizio in tv( a volte guardarla non fa male)sull'argomento e in tempo ho detto al mio ragazzo di ripartire.

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  10. vicino casa mia...all'uscita del grande raccordo anulare c'è una piazzola dove si appartano tutti e ormai si sa che avvengono scambi di coppia... la trovo una cosa tremenda..!

    cmq Kenzus.... davvero quella settimana sono capitate tutte a te :D

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  11. Avete avuto qualcuno che vi guardava da lassù per forza.. per forza!!!

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  12. Kenzus, vai tranquillo che è meglio la polizia che i genitori di lei.

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  13. Neverend t è successo qualcosa in gioventù con i genitori di una tua ragazza x davvero o era così per dire? (dimmi che è la prima, che ci si fa del ridere.... :-) )

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  14. Neverend e kucciola, ma voi vi conoscete anche nella vita reale? Perchè sono convinto che siete fatti l'uno per l'altro. Non chiedetemi il perchè di questa convinzione, perchè non esiste..

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  15. -> kucciola81: magari ne parliamo poi in privato..;)))

    PS: oh comunque sono ancora giovane, eccheccacchio...

    -> kenzus: no, non ci conosciamo personalmente, ma gliela dico sempre anch'io sta cosa...;)))))

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  16. Kenzus: siamo fatti l'uno per l'altrO?! Mi stai dando involontariamente del trans? Vabbè che sono di moda in questo periodo, vedi la nomination all'oscar di felicity huffman, però.........



    Neverend: me curiosa...... :-)

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