martedì 30 maggio 2006

LA PIRAMIDE DI MASLOW

In questo periodo tutto va splendidamente. Ho trovato un equilibrio interiore che non avevo mai avuto in vita mia.


maslow


Ecco a voi la piramide dei bisogni di Maslow. Copio e incollo la spiegazione del sito http://www.psicopedagogie.it/motivarsi.html


I desideri dell'uomo non sono isolati e a sé stanti, ma tendono a disporsi in una gerarchia di dominanza e di importanza.


 


-In questa scala, al livello della base, ci sono tutti i bisogni fisiologici, essenziali per la nostra sopravvivenza fisica nell'ambiente. Prima di soddisfare i bisogni più alti nella scala, l'individuo tende a soddisfare quelli più bassi, ovvero quelli più importanti per la sua sopravvivenza. Per quello che riguarda i bisogni più alti degli individui essi tendono a variare molto nel tempo. Ogni persona compie un suo percorso di maturazione e sviluppo motivazionale all'interno del quale le mete e gli obiettivi di livello alto possono subire grandi modificazioni. Inoltre un successo tende spesso a essere dimenticato e, il vecchio obiettivo, tende a essere sostituito da uno più grande e ambizioso. Mentre i bisogni fondamentali per la sopravvivenza una volta soddisfatti tendono a non ripresentarsi, almeno per un periodo di tempo, i bisogni sociali e relazionali tendono a innescare nuove e più ambiziose mete da raggiungere.


 


La scala delle aspirazioni degli individui, con i bisogni fondamentali ordinati per priorità della soddisfazione, è schematicamente rappresentata nella figura.


Entriamo ora più nello specifico di ogni singola categoria.


-I bisogni fisiologici: sono i tipici bisogni di sopravvivenza (fame, sete, desiderio sessuale…). Funzionali al mantenimento fisico dell'individuo. Secondo Maslow ogni bisogno primario serve da canale e da stimolatore per qualsiasi altro bisogno. In questo senso l'individuo che sente lo stimolo della fame può ricercare amore, sicurezza, stabilità affettiva, al di la del più comune bisogno di nutrimento fisico.
Nella scala delle priorità i bisogni fisiologici sono i primi a dovere essere soddisfatti in quanto alla base di tali bisogni vi è l'istinto di autoconservazione, il più potente e universale drive dei comportamenti sia negli uomini che negli animali. Se in un individuo non trova soddisfazione di nessun bisogno, sentirà la pressione dei bisogni fisiologici come unica e prioritaria. Solo nel momento in cui i bisogni fisiologici vengono soddisfatti con regolarità, allora ci sarà lo spazio per prendere in considerazione le altre necessità, quelle di livello più alto. Nelle nostre moderne civiltà occidentali il problema della sopravvivenza è diventato oramai un acquisizione stabile e duratura, per cui sono i bisogni di più alto livello ad essere al centro dell'attenzione. Ovviamente essi non scompariranno definitivamente ma rimarranno attivi e, se stimolati, ricompariranno.



 



-I bisogni di sicurezza: i bisogni di appartenenza, stabilità, protezione e dipendenza, che giocano un ruolo fondamentale soprattutto nel periodo evolutivo, insorgono nel momento in cui i bisogni primari sono stati soddisfatti. Anche questi bisogni sono drive fondamentali che danno forma ad alcuni comportamenti tipici, soprattutto di carattere sociale. La stessa organizzazione sociale che ogni comunità si dà a seconda della propria cultura, è un modo di rendere stabile e sicuro il percorso di crescita dell'individuo. Problemi riguardanti il soddisfacimento di questo bisogno durante le fasi critiche dello sviluppo, da parte per esempio di madri poco affettuose e rassicuranti, possono preludere a problematiche anche profonde nell'età adulta.


-I bisogni di affetto: questa categoria di bisogni è fondamentalmente di natura sociale e rappresenta l'aspirazione di ognuno di noi a essere un elemento della comunità sociale apprezzato e benvoluto. Più in generale il bisogno d'affetto riguarda l'aspirazione ad avere amici, ad avere una vita affettiva e relazionale soddisfacente, ad avere dei colleghi dai quali essere accettato e con i quali avere scambi e confronti.


-Il bisogno di stima: anche questa categoria di aspirazioni è essenzialmente rivolta alla sfera sociale e ha come obiettivo quello di essere percepito dalla comunità sociale come un membro valido, affidabile e degno di considerazione. Spesso le autovalutazioni o la percezione delle valutazioni possono differire grandemente rispetto al loro reale valore. Molte persone possono sentirsi molto valide al di là dei loro meriti e riconoscimenti reali, mentre altre possono soffrire di forti sentimenti di inferiorità e disistima anche se l'ambiente sociale ha un atteggiamento globalmente positivo nei loro confronti.


-Il bisogno di autorealizzazione: si tratta di un'aspirazione individuale a essere ciò che si vuole essere, a diventare ciò che si vuole diventare, a sfruttare a pieno le nostre facoltà mentali, intellettive e fisiche in modo da percepire che le proprie aspirazioni sono congruenti e consone con i propri pensieri e con le proprie azioni. Così un pittore deve dipingere, un musicista deve suonare, un finanziere deve vendere azioni, una casalinga deve fare i suoi mestieri e così via. Non tutte le persone nelle nostre società riescono a soddisfare tutte e a pieno le loro potenzialità, infatti l'insoddisfazione sia sul lavoro che nei rapporti sociali e di coppia è un fenomeno molto diffuso. L'autorealizzazione richiede caratteristiche di personalità, oltre che competenze sociali e capacità tecniche, molto particolari e raffinate. Secondo Maslow le caratteristiche di personalità che deve avere una persona per raggiungere questo importante obiettivo sono:realismo ,accettazione di sé, spontaneità, inclinazione a concentrarsi sui problemi piuttosto che su di sé, autonomia e indipendenza, capacità di intimità, apprezzamento delle cose e delle persone, capacità di avere esperienze profonde, capacità di avere rapporti umani positivi, democrazia, identificazione con l'essere umano come totalità, capacità di tenere distinti i mezzi dagli scopi, senso dell'ironia, creatività, originalità.


Io, tanto per farvi capire, sono arrivato in cima e credetemi che quassù si sta da dio. Lo so che presto o tardi cadrò, ma per ora lasciatemi godere il mio momento. E' anche per questo che in questo periodo sto scrivendo così poco. Per me lo scrivere è un grande sfogo interiore, un punto di partenza per capire i propri sbagli e cercare di correggerli, un modo per raccontare a un lettore ciò che nessuno ha saputo apprezzare quando l'hai raccontato a parole, vuoi per incapacità tua, vuoi per menefreghismo di chi ti ascoltava. Ma se sono in cima alla piramide, che bisogno ho in questo momento di scrivere?


Ho tante ragazze che ambiscono ad avermi, una in particolare mi adora e ci sto uscendo insieme, non ho nemici attualmente e i pochi che ho avuto in passato mi hanno sempre apprezzato come avversario, in università mi conoscono tutti e mi stimano per il lavoro che sto facendo come rappresentante, in croce rossa sta andando meravigliosamente e sto diventando un buon soccorritore, in famiglia sono amato e sono il punto di riferimento per i miei 3 fratelli minori, non ho molti soldi ma non me ne frega nulla, sono indietro di soli 3 esami (piccoli) ma chissenefrega, i problemi di cosa fare durante il weekend si sono risolti e non sono più io a chiamare gli altri ma gli altri che chiamano me per propormi cosa fare, ho chiesto la tesi in chirurgia d'urgenza. Non prendetemi per arrogante, superbo o cose del genere. Sono una persona umile, che non si vergogna a dire che non sa una cosa e a riconoscere che la persona che mi sta davanti ne sa più di me. Quello che vi racconto è il frutto di uno sforzo immane che ho fatto in questi anni, ora lasciatemi godere il raccolto di quanto ho seminato in passato, quando ero solo come un cane, senza nessuna donna che mi cagava, senza amici con cui uscire, senza certezze per il futuro, pieno di paranoie e insicurezze con autostima pari a zero.


Se non avete capito tutto questo discorso, vi lascio queste foto. Guardate che spettacolo: un mio amico soccorritore che guarda l'alba della domenica mattina mentre trasportavamo un'anziana dal pronto soccorso all'ospizio in cui viveva. Un'alba stranissima, con un'anomala nebbia di fine maggio. Questa ora è la mia vita.


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35 commenti:

  1. Forse questo è uno dei post più carini del tuo blog..Dopo il "vaffanculo alla Meri" che meritava proprio il Nobel..Pensavo avessi perso l'ispirazione e non potevo più dilettarmi a leggere ciò che scrivevi! Cmq è vero che tutti i mali non vengono per nuocere, forse in cima alla piramide ci sei arrivato grazie anche ad una persona cattiva come me.. :-), scherzo ovviamente!Tanto non mi riconoscerai.. Bad Memory

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  2. Ops ... non sei tu ... ho postato una domanda sciocca prima di leggere ...



    Comunque ... i buoni ed i cattivi "rinforzi" nella vita lasciano segno ...

    Certo che dalla cima della piramide l'aria devess'ere più fine e più salubre!







    ... crescere è anche questo :)

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  3. Guarda che è vero, se sono in cima alla piramide è anche grazie a te, perchè dopo di te mi sono rimboccato le maniche. Non sei cattiva, non lo sei mai stata, sono stato io a non capire il perchè uscivi con me senza che volessi una storia seria. Come mi hai detto tu quella sera, sono capitato nel momento sbagliato, ma allora non l'avevo capito e mi sono fatto 2000 paranoie inutili. Sono sicuro che se ti avessi conosciuto in un altro periodo della tua (e della mia) vita le cose sarebbero andate molto diversamente. Ti recrimino soltanto il non esserti fatta più sentire dopo, non è stato un bel gesto da parte tua. Quando ti ho rivisto quella sera, mentre parlavo con te, si è dissotterrato lievemente un sentimento che avevo faticosamente messo da parte qualche mese prima. Ora è tornato a posto eh, non pensare male! Non averti avuto rimane un rimpianto, ma la vita, in fondo, come hai letto dal post, va avanti lo stesso.

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  4. Ti invito comunque a visitare il mio blog, non è cosi serioso come il tuo..Ma è carino dai!ciao

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  5. Sarò sincera, quella piramide secondo me è una grandissima stronzata, può valere per delle persone con una personalità assolutamente a norma, il che vale per una fetta talemente piccola ed irrilevante della popolazione, quella fetta priva di oscillazioni temperamentali e turbamenti vari, che io nemmeno la considererei.

    Una persona è qualcosa di dimensionalmente grandissimo e inesatto e incoerente e sfaccettato e mi viene la tristezza a vedè stò triangolo, scusa.

    Mi viene la tristezza a pensare che qualcuno pensi di sistematizzare i bisogni in cinque caselle, a me vengono i brividi.

    Cheppoi guarda se ti senti all'apice della piramide non devi scusarti dicendo che in fondo in fondo sei una persona umile, no, sei una persona ambiziosa direi, e l'umiltà non la chiamerei in causa, sebbene tutti gli ambiziosi normalmente si attribuiscano con undestatement una fettina di umiltà, e non c'è nulla di male ad essere ambiziosi, almeno finchè l'autocritica è si abolita, ma almeno conservata:)

    Scusa se sò la solita polemica, eh.

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  6. Oh, finalmente uno che sta bene con se stesso!

    Ultimamente io sono un po' giù e demoralizzata, e per nessun motivo serio, mi fa piacere che tu abbia trovato la tua strada e ti vada tutto bene.

    Un abbraccio!

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  7. - Ombranotturna: un bacio, grazie!

    - Epi: io non me ne intendo molto di psicologia, secondo me però quella piramide racchiude tutti i bisogni dell'uomo. La ritengo veritiera perchè tutti, in fondo, vorrebbero soddisfare il bisogno di autorealizzazione che rappresenta il gradino più alto della piramide e tutti ambiscono alla felicità che si riesce a raggiungere più facilmente quando soddisfi questo bisogno. Allora ci si potrebbe chiedere: che cos'è la felicità? Ma qui poi si scenderebbe in un campo filosofico che non appartiene alle mie conoscenze. Posso dirti che per me la felicità è qualcosa di sfuggente, che devi essere bravo a percepire. Non è uno status, sono momenti che sommati uno per uno mi danno un'impressione, appunto l'impressione di felicità.

    Io e te Epi abbiamo una visione del mondo parecchio diversa e siamo molto differenti noi due.. Io non ti conosco affatto, posso solo estrapolare da ciò che scrivi nel blog come sei nella realtà. Mi sei sembrata una persona molto, molto complessa, con continui sbalzi d'umore. Sei sicuramente una donna molto intelligente e davvero acculturata, riflessiva e impulsiva nello stesso tempo, a seconda del momento. Mi piace molto ciò che scrivi, sai essere molto profonda. Non ho ben capito se hai problemi di alimentazione o simili, ma se ciò fosse vero spiegherebbe al 100% la tua complessità, sempre che tu sia così nella realtà. Io invece sono una persona semplice, appaio così come mi vedi, non ho mille sfaccettature, per questo mi posso tranquillamente inserire su uno di quei gradini. Sì è vero, sono ambizioso, ma da quando gli ambiziosi non possono essere nello stesso tempo umili? La parola ambizioso è forse il contrario della parola umile? Mi sono permesso di esprimere una mia immagine mentale della tua personalità, scusami per questo, ma tutto ciò l'ho fatto per spiegare che per me è facile inserirmi in quella piramide, per te, invece, forse un po' meno.

    Kucciola: cavolo mi spiace.. ma dai, io ti aspetto qua in cima, anche se è da qualche giorno che rischio di cadere.. Fai presto a salire!! :))

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  8. Sono felice per te, non è semplice scalare la piramide, perchè oltre alla circostanze favorevoli, dal mio punto di vista, bisogna fare un importante lavoro su se stessi. Tanto spesso non è facile essere felici anche perchè continuiamo a concentrarci per rincorrere ciò che non abbiamo. Un'analisi lucida e positiva come la tua, ancorchè realista, è invidiabile! Ti auguro lunghi giorni in vetta! ;-)



    P.S: se non ricordo male, la piramide fu perfezionata dai seguaci di Maslow o da qualche altro studioso inserendo, dopo il bisogno di autorealizzazione, il bisogno di Dio e del trascendente...ti senti anche più spirituale? Ciaooo!

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  9. Kezus, me sottovaluti:)

    Oltre ad essere una cazzo di anoressica sono anche una cazzo di bipolare, che forse è per quello che a giorni sembro impulsiva e a giorni riflessiva, e altri giorni fondamentalmente non lo sò nemmeno io, ma l'importante è farci autoironia e impasticcarsi alla meno peggio, il resto viene da sè:)

    Al di là della mia personalità che può essere anche interpretata come disturbata in prima istanza non c'è nulla di personale o autoreferenziale nel giudizio che ne ho dato, continuo ad affermare che quella piramide è riduttiva, e se permetti rappresenta abbastanza bene quella che personalmente chiamo "psicologia del boudoir" cioè sistematizzare quello a cui il buon senso arriva benissimo da solo senza sistematizzazioni altisonanti, tipo questa della piramide, che ci sia una gerarchia di bisogni è abbastanza intuitivo, ma che questo debba far parte di una qualche "theoria" che magari si fregia anche di verosimile scientificità pardon ma non ci sto..ma non se può sentì:)

    Io non ci credo poi che non c'hai le sfaccettuture, cioè tutti ce le abbiamo, bisogna vedere quanto siano sintoniche le une con le altre, ma non direi che esista qualcuno che non ne ha, sia mai.

    Per quanto riguarda l'ambizione secondo me è suo dovere fregiarsi di umilità, proprio in ossequio alla sua totale mancanza, ma ribadisco che a mio avviso non c'è nulla di male, tantomeno il seme dell' Io-Dio :)

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  10. Coi ho testè fatto su una tesina su Maslow...

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  11. ti capisco benissimo! anche io sto vivendo un periodo del genere! finalmente posso dire di essere in cima alla piramide, ma devo ancora lavorare per consolidare la mia posizione in futuro! certo sono impegnatissimo, ma questo mi pesa poco a dire il vero...o cmq non è un grande sacrificio perchè sto bene con me stesso

    non credo tu sia presuntuoso, anzi...almeno questo lo deduco da tutto quello che scrivi!

    complimenti!

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  12. ma guarda un pò chi si intravede..

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  13. era tanto che non passavo da queste parti...Notte :*

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  14. C'è nessuno????????? :-)

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  15. Scusate ragazzi, è che non ho più tempo per il blog.. Mi dispiace però, ogni tanto ci scriverò ma non con la frequenza di qualche mese fa!

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  16. scusa ma proprio 2 giorni fa ho dato un esame di politica sociale in cui si parlava anche di maslow...dice delle cazzate. la piramide non esiste. chi lo dice ad es che i bisogni di sicurezza vengono prima di quelli di autorealizzazione? e chi prova ascalare l'everest? studentessa di sociologia

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  17. Quella di maslow è una teoria, e alle teorie ci si può credere oppure no. Io ci credo, te non ci credi. Io credo che i bisogni siano tutti importanti e credo che così come li ha posti Maslow sulla piramide riflettano l'importanza che hanno nella vita. Sinceramente non me ne importa niente dell'autorealizzazione se non ho sicurezza, anche perchè è molto difficile che ci sia autorealizzazione senza sicurezza.. Io ti parlo da non esperto in materia, tu che l'hai studiata ne saprai sicuramente più di me e non intendo assolutamente fare il saputello. Articolami meglio la tua convinzione, così se ne può discutere.. Ciao

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  18. ...secondo quella piramide io dovrei vivere nelle fogne..vivere con discrezione e riservatezza i tuoi successi è l'unica cosa che unapersona può fare per vivere una vita onorevole. altrimenti quella piramide serve solo per arrivare in cima e buttarsi di sotto...attento

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  19. grazie per la piramide, mi serviva disperatamente per una ricerca di diritto ed economia a scuola

    by Bunny'94

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  20. Grazie anche da parte mia. Te la frego perché mi serve per copiarla in degli appunti. :D

    Ciao.

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  21. Ciao mi è stata molto utile nella mia vita studiare la scala diMaslow in quanto ci si rende conto x uno come me che convive serenamente ma anche combattivamente la mia condizione di disabile motorio contro barriere architettoniche e ancora molto spesso sociale e culturale io mi rimbocco le maniche e vado avanti x il raggiungimento del mio traguARDO star bene in primis con se stesso per poi star bene con gli altri! la vita va vissuta degnamente cercando di trovare il proprio equilibrio  interiore :il mio motto è Non fa male,barcollo ,ma non mollo ! ciao gaetano

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  22. Scrivere a un perfetto sconosciuto di certo non è nelle mie corde, tantomeno nelle mie abitudini.

    Ma scoprire nelle tue parole enorme convinzione e sicurezza ha lasciato spazio a questo piccolo commento.

    Non si percepisce tutti i giorni un livello di consapevolezza tale da simostrar di possedere il coraggio di riuscire ad esplicitare paura e convinzione del presente e soprattutto del proprio futuro.

    Consapevolezza....forse l'unico vero ultimo gradino di questa scala.

    Se davvero ciò che scrivi corrisponde a verità...bè amico mio....auguri per quanto conquistato.



    Uno dei sei miliardi di pezzi.

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  23. E' per me un grande onore avere lettori che ancora, dopo oltre 2 anni di inattività "letteraria", ancora mi lasciano emozionanti commenti come i due che precedono questo. Grazie. Di cuore!

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  24. nella piramide io aggiungerei una ascissa x con valore=classe sociale...

    c'e' chi nasce con certi bisogni gia' soddisfatti e chi per soddisfare i primi non ha nemmeno il tempo per dedicarsi agli altri...


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  25. Ho letto per caso la tua pagina, andando alla ricerca della piramide di maslow.
    Complimenti, non solo perchè le tue parole sembrano sincere ma anche per essere arrivato alla vetta.

    Spero anche io di raggiungere la vetta al più presto.
    In bocca al lupo.

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  26. dunque maslow non parla di una gara a chi arriva per primo in cima. Parla di una scala di bisogni in cui non si passa in genere a quelli successivi salendo se non si sono soddisfatti quelli più in basso. Difficile che una persona che deve soddisfare il proprio bisogno di mangiare o bere si occupi della propria autorealizzazione. Una volta che si sono comunque soddisfatti i bisogni della scala (in realtà è ciclico, continuamente noi ampliamo i nostri bisogni) si accede ad uno spazio sul vertice che potremmo chiamare bisogno di dio. all'interno di questo bisogno si può riconoscere tutto il percorso che ciascuno di noi può fare per comprendere il senso della vita, il bisogno di spiritualità, la necessità transpersonale di andare oltre se stessi...). Paolo

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  27. grazie delle belle parole e delle immagini...servono in un lunedì mattina..in questa città caotica.....

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  28. la piramide di maslow non si scala. è la descrizione elementare di ciò che ci muove ogni giorno e che grosso modo indirizza le nostre scelte. ognuno di noi per natura cerca il bene per sè. questo bene generico viene rappresentato a seconda del valore. quindi non proponetevi di scalare la piramide perchè la vivete già orizzontalmente ogni giorno quando fate una scelta. quella degli animali allo stato brado ha qualche gradino in meno, a noi animali complessi è stato aggiunto qualche gradino.. ma sempre animali siamo e a questa piramide apparteniamo. altrimenti sarebbe un altro mondo e un altro ordine delle cose.

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  29. scopa di più e non farti troppe seghe mentali.

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  30. mi ha piaciuto molto quello che hai scritto..anche se lo letto ora dopo anni che lo hai publicato.

    ciao silvia

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  31. credo che non abbia enso questa scala dato che noi persone comunemente umane e oserei dire "normali" non siamo come contrariamente spesso si crede delle macchine perfette e ovviamente non siamo tutti uguali, ed è proprio per questo che non vi esisterà mai una scala di bisogni perchè sono soggettivi e facilmente condizionabili.

    se riflettiamo anche solo vent'anni fa chi aveveva bisogno del computer o di un cellulare??forse si ne avevemo bisogno,ma era essenziale per sentirci parte della società??non credo...e tra altri trnt'anni ci saranno gli stessi bisogni che vi sono oggi??c'è solo una cosa in cui mi ritrovo pienamente d'accordo e sono i bisogni fisiologici,oltre a mangiare e bere intendo,ma ad esempio il bisogno sessuale..perchè in qualunque epoca e in qualsiasi futuro ci sarà perchè fondamentale per la procreazione e per il benessere dell'uomo.

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  32. io mi trovo tra il penultimo e l'ultimo scalino della piramide,ad un passo dalla realizzazione personale.sono certa che arriverò in cima,sono partita dallo scalino più in basso e piano piano,non senza difficoltà,paure,passi indietro,sono quasi arrivata alla vetta.Ora mi guardo indietro e mi dico che si,questo Maslow aveva ragione,mi ha aiutata molto la sfida con me stessa,il voler a tutti i costi raggiungere il mio obbiettivo,che è appunto la realizzazione personale,senza perdere di vista la cosa più importante senza la quale non avrei fatto nulla della mia vita:i miei figli.......

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  33. CAzzo.. ma perche hai smesso di scrivere?

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  34. è soltanto una rappresentazione molto sintetica per descrivere in maniera facile la complessità dell'essere. La mappa di una città non è la citta.

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  35. "Quello che vi racconto è il frutto di uno sforzo immane che ho fatto in questi anni, ora lasciatemi godere il raccolto di quanto ho seminato in passato, quando ero solo come un cane, senza nessuna donna che mi cagava, senza amici con cui uscire, senza certezze per il futuro, pieno di paranoie e insicurezze con autostima pari a zero."

    Bellissima frase.Me la sono segnata :)

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